Arresti e pessime condizioni igieniche: il momento difficile degli Indignati d’America

Un weekend pesante per gli indignati d’America. In ben quattro città ci sono stati scontri con la polizia e decine di arresti. A New York c’è stata la contro protesta dei negozianti e dei ristoratori del distretto finanziario vicino allo Zuccotti Park, quartier generale di Occupy Wall Street, che denunciano perdite economiche ingenti e sporcizia dilagante a causa della presenza dei manifestanti.

A Salt Lake City la tensione è altissima. Le autorità hanno intimato ai manifestanti di abbandonare il parco a seguito del ritrovamento di un barbone senza vita all’interno di una tenda. Non diversa la situazione di Denver, dove durante lo sgombro del quartier generale locale, definito “non sicuro e non igienico” dalla polizia, sono stati arrestati sedici attivisti.

Cambiando costa, in California, la situazione non è differente. A San Francisco due poliziotti sono rimasti feriti in uno scontro con un gruppo di manifestanti. Nessun arresto ma un ragazzo ha approfittato della confusione per colpire con una lametta la mano di un poliziotto.

Infine a Portland la polizia ha arrestato venti indignati durante. Il sindaco aveva ordinato la chiusura del campo per le condizioni insalubri e la presenza sempre maggiore di ladri e tossicodipendenti.


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