di Raffaele Ladogana
George Miller, il regista di Happy Feet (premiato con l’Oscar per il miglior film d’animazione), ci riprova con il seguito che arriverà nelle sale italiane oggi 25 novembre, puntando tutto sul tema dell’ecologia. Totalmente girato in 3D, il secondo episodio ci riporta in Antartide dove i pinguini imperiali Mambo, Gloria e il loro piccolo Erik, il vero protagonista, dovranno vedersela con una catastrofe ambientale provocata dal riscaldamento globale che farà da sfondo al susseguirsi di eventi che porterà Erik ad affrontare la sua diversità e a trovare la sua strada.
Il messaggio ambientalista si fa molto più denso e pregnante in questo secondo episodio, dove tutti dovranno preoccuparsi del grosso iceberg staccatosi dalla calotta antartica che rischia di tenere imprigionati tutti i pinguini imperatore. Incapaci di risolvere la situazione, quest’ultimi, chiederanno aiuto agli umani che purtroppo non saranno in grado di risolvere i problemi che loro stessi provocano, lasciando alla natura stessa il compito di rimediare. Questo il messaggio che il regista vuole trasmettere: nei momenti di difficoltà gli uomini devono unirsi per fronteggiare le catastrofi, proprio come succede nel film.
La pellicola affronta anche il tema della diversità. Infatti il protagonista, Erik, è un piccolo pinguino che sogna di saper volare e cantare ma, essendo buffo e goffo ben presto si scontrerà con la dura realtà e deciderà di abbandonare il villaggio lasciando anche i suoi genitori. Sulla sua strada, però, incontrerà Sven che diventerà la sua figura di riferimento e lo aiuterà a ritrovarsi.
Condito con un nutrito cast di doppiatori famosi, sia per la versione americana che per quella italiana, arricchito da scenette comiche che strappano il sorriso e intervallato da rivisitazioni di celebri hit musicali, il film segue i dettami della fiaba classica in stile “Pinocchio” con la morale finale. Basterà questo a ripetere lo stesso successo del primo episodio?
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