Incontro a sorpresa tra Barack Obama, presidente degli Stati Uniti e il premier cinese, Wen Jiabao. Al colloquio erano presenti Hillary Clinton, segretario di Stato Usa e il consigliere per la sicurezza nazionale, Tom Dinilon. Il confronto è stato “produttivo e costruttivo” ha sottolineato Dinilon, nonostante la fase di tensione tra Washington e Pechino, dopo il recente aumento dell’impegno militare Usa nella regione, in particolare in Australia. Obama ha inoltre richiamato la Cina al rispetto delle regole dell’economia mondiale e della proprietà intellettuale e Pechino ha reagito con irritazione.
La Cina vuole che gli Stati Uniti non si intromettano nella disputa territoriale nel Mar della Cina meridionale lasciando a Pechino la risoluzione dei problemi nelle Filippine, Vietnam, Malesia e Brunei. Wen durante il vertice ha sottolineato che le “forze esterne” non devono interessarsi delle dispute in corso sulla sovranità su vaste aree del Pacifico meridionale. Nonostante il richiamo della Cina, Obama ha affermato durante il suo viaggio di nove giorni in Asia, che rafforzerà la presenza militare degli Stati Uniti nel Pacifico, promuovendo accordi di cooperazione economica e commerciale con alcuni Paesi asiatici, tutto questo senza il beneplacito della Cina.
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