Il presidente siriano Bashar al Assad, nella sua residenza di Damasco, ha rilasciato un’intervista alla giornalista americana Barbara Walter, andata in onda ieri sulla televisione americana ABC.
Assad ha dichiarato di non aver mai ordinato alle forze dell’ordine di intervenire sui civili e sparare e non accetta le stime sulle vittime proclamate dall’Onu (più di 4mila in nove mesi) e ha dichiarato: «Noi non uccidiamo la nostra gente. Nessun governo al mondo uccide la propria gente, a meno che non sia presieduto da un pazzo. Io sono diventato presidente grazie al sostegno popolare. Non ci si può sentire in colpa quando si fa del proprio meglio. Ci si può dispiacere per le vite perse, ma non sentirsi colpevoli quando non si sono ammazzate delle persone».
Giustifica dicendo che gran parte delle vittime della rivolta erano sostenitrici del governo e che l’azione della polizia non è manovrata dalle istituzioni, ma è frutto di azioni individuali di agenti che commettono errori.
E continua dicendo:«Chi ha detto che le Nazioni Unite sono un’istituzione credibile?».
Ormai la sua credibilità è bassissima e sono forti le pressioni che la Lega Araba sta esercitando per spingerlo verso le dimissioni.
Profilo dell'autore

- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
Europa6 Marzo 2025L’elogio dell’antieroe ne “Il disertore” di Winifred M. Letts
Europa5 Marzo 2025Nestor Machno, il contadino ucraino che tenne testa all’Armata Rossa
Europa6 Febbraio 2025Albert Göring, il fratello di Hermann che sabotò il Terzo Reich
Centro e Sud America3 Febbraio 2025I disertori polacchi che liberarono Haiti dal dominio francese