Bilancio provvisorio di almeno dieci morti e circa 500 feriti. Gli scontri del Cairo tra polizia e manifestanti sono scoppiati ieri sera davanti alla sede del governo egiziano e fonti interni alla sicurezza hanno riferito che i soldati sono intervenuti questa mattina per sgombrare il sit-in di protesta. Tutta la zona adiacente a parlamento e governo è stata blindata dai militari con barricate e filo spinato.
“Non è una rivoluzione, ma un attacco all’Egitto”, ha affermato il primo ministro egiziano, Kamal el Ganzouri. Il capo del governo, insediatosi il 7 dicembre, ha accusato i manifestanti per la degenerazione degli scontri: ”Un giovane è stato colpito e ha ricevuto un trattamento illegale e i giovani hanno diritto di chiedere giustizia per questo, però dopo sono usciti giovani che hanno incendiato auto, edifici annessi al Parlamento e la sede del Consiglio dei ministri, senza l’intervento delle forze armate. L’Egitto vive una fase che ha bisogno dell’unità di tutte le forze politiche e dei gruppi sociali”.
Profilo dell'autore
- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
- Europa3 Marzo 2024La maglia multicolore che unì basket, musica e TV per la Lituania libera dall’URSS
- Universali3 Marzo 2024Il vero significato di Bambi (e perché Hitler ne era ossessionato)
- Universali29 Febbraio 2024Hedy Lamarr, la diva di Hollywood che “concepì” Wi-Fi e Bluetooth
- Europa28 Febbraio 2024La tregua di Natale del 1914, quando la guerra si fermò per una notte