Bilancio provvisorio di almeno dieci morti e circa 500 feriti. Gli scontri del Cairo tra polizia e manifestanti sono scoppiati ieri sera davanti alla sede del governo egiziano e fonti interni alla sicurezza hanno riferito che i soldati sono intervenuti questa mattina per sgombrare il sit-in di protesta. Tutta la zona adiacente a parlamento e governo è stata blindata dai militari con barricate e filo spinato.
“Non è una rivoluzione, ma un attacco all’Egitto”, ha affermato il primo ministro egiziano, Kamal el Ganzouri. Il capo del governo, insediatosi il 7 dicembre, ha accusato i manifestanti per la degenerazione degli scontri: ”Un giovane è stato colpito e ha ricevuto un trattamento illegale e i giovani hanno diritto di chiedere giustizia per questo, però dopo sono usciti giovani che hanno incendiato auto, edifici annessi al Parlamento e la sede del Consiglio dei ministri, senza l’intervento delle forze armate. L’Egitto vive una fase che ha bisogno dell’unità di tutte le forze politiche e dei gruppi sociali”.
Profilo dell'autore

- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
Asia & Oceania22 Dicembre 2024Yasuke, il samurai africano che stupì il Giappone del XVI secolo
Europa22 Dicembre 2024Come i nazisti si appropriarono del nudismo socialista per veicolare il mito della razza ariana
Nord America21 Dicembre 2024“Uccidi l’indiano, salva l’uomo”: La storia dimenticata dei collegi per i nativi americani
Asia & Oceania21 Dicembre 2024Wu Zetian, l’imperatrice che riscrisse le regole del potere in Cina