Continua lo scontro tra Francia e Turchia, all’indomani dell’approvazione da parte di Parigi della legge che punisce come reato la negazione del genocidio armeno. Il primo ministro turco Recep Tayyp Erdogan ha ribaltato le accuse nei confronti di Parigi. Il premier imputa alla Francia la responsabilità del massacro del 15% della popolazione algerina a partire dal 1945. Nella dichiarazione, Erdogan ha rincarato la dose dicendo: “ Se il presidente francese non lo sa, dovrebbe chiedere a suo padre, Paul Sarkozy, che militò nella legione francese in Algeria negli anni 40. Sono sicuro che avrebbe molte cose da raccontargli su quelle stragi”. Infine il premier turco ha accusato Sarkozy “di giocare con l’odio verso i musulmani e i turchi per motivi elettorali”.
Il ministro degli Esteri, Alain Juppè, ha parlato di dichiarazioni “eccessive” e ha invitato Ankara ad usare moderazione e sangue freddo sulla vicenda. Il presidente Sarkozy ha invece invitato la Turchia al rispetto reciproco e da Praga, dove ha partecipato ai funerali dell’ex presidente ceco Vaclav Havel ha detto: “La Francia non dà lezioni a nessuno ma non vuole riceverne, decide in maniera sovrana la sua politica. Io rispetto le convinzioni dei nostri amici turchi, si tratta di un grande Paese, di una grande civiltà, ma loro devono rispettare le nostre”.
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