Martedì notte è stato appiccato un incendio in una moschea abbandonata nel centro di Gerusalemme ovest. I muri dell’edificio sono stati inoltre imbrattati con scritte razziste contro gli arabi (una fra le diverse: “L’unico arabo buono è l’arabo morto”) e frasi blasfeme contro Maometto.
La polizia israeliana ha promesso di effettuare delle indagini su quello che sembra essere riconducibile, nello stile, ai raid intimidatori degli ultranazionalisti coloni ebrei noti come “Tag mehir”, “Il prezzo da pagare”. “Siamo intenzionati a manifestare tolleranza zero nei confronti di questi episodi”, ha dichiarato il portavoce della polizia.
Dall’inizio dell’anno fino a oggi il totale delle moschee bruciate o devastate è sette.
Profilo dell'autore

- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
Europa6 Febbraio 2025Albert Göring, il fratello di Hermann che sabotò il Terzo Reich
Centro e Sud America3 Febbraio 2025I disertori polacchi che liberarono Haiti dal dominio francese
Asia & Oceania22 Dicembre 2024Yasuke, il samurai africano che stupì il Giappone del XVI secolo
Europa22 Dicembre 2024Come i nazisti si appropriarono del nudismo socialista per veicolare il mito della razza ariana