Il 19 dicembre Barack Obama, in un’intervista pubblicata sul quotidiano El Universal, ha mostrato la propria preoccupazione per la situazione dei diritti umani in Venezuela e per le sue pericolose relazioni d’amicizia con Cuba e Iran, relazioni che “non sono stati di interesse per il Venezuela o il suo popolo”.
La risposta di Hugo Chavez non si è fatta attendere molto. “Occupati del tuo Paese che hai trasformato in un disastro. Stai solo cercando voti attaccando il Venezuela”, ha affermato il presidente venezuelano intervistato dalla tv di stato. “Non essere un irresponsabile, chico. Sei un impostore, Obama. Ma stai sicuro che noi siamo liberi e non saremo mai una colonia tua, né di nessun altro”.
Il leader sudamericano ha poi rincarato la dose: “Vai a chiedere alle comunità nere del tuo Paese, vai a chiedere ai poveri del tuo Paese per sapere quello che rappresenti per loro: una grande frustrazione. Tu discendi da persone africane ma sei una vergogna per tutte queste persone. Cerca i voti in casa tua, Obama. Però mantenendo le promesse che hai fatto”.
“Il Venezuela era assoggettato agli ordini dell’Impero”, conclude Chavez. “E l’Impero vuole a tutti i costi che venga di nuovo uno di questi mediocri, per poterlo dirigere. No, no. Dimenticalo, compare. Dimentica: voi non governerete mai più questo paese libero, sovrano, socialista”.
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