di Paola Totaro
E’ ulteriormente salito il numero dei morti in India a causa dell’ingestione di alcol contenente metanolo. Le vittime accertate sono 167. Gli intossicati 325. Moltissimi versano in stato critico, tra questi anche minorenni tra i 10 e ed i 15 anni. La tragedia è accaduta a Sangrampur, a circa 30 chilometri da Kolkata, Bengala Occidentale.
Una vera e propria piaga in India, quella dell’avvelenamento da da alcol adulterato. Ogni anno si registrano centinaia di decessi.
Dell’ultima strage è colpevole un liquore economico, il Bootleg, molto venduto in India. La bevanda, a basso costo, è venduta di contrabbando in molte liquorerie della zona. Le vittime sono soprattutto braccianti, venditori ambulanti, conducenti di risciò, le fasce più povere della popolazione.
Particolarmente colpiti gli abitanti di una decina di villaggi che si trovano a ridosso della frontiera con il Bangladesh, dove mezzo litro di liquore si può acquistare con sole 6 rupie (9 centesimi di euro).
A Sourh 24 Parganas, sono state arrestate 12 persone, accusate di distillazione clandestina. Continuano le ricerche per risalire al capo dell’organizzazione illecita di distribuzione, il proprietario, al momento latitante, della distilleria Badsha Khokan.
Per adulterare gli alcolici, aumentandone così la gradazione, viene spesso usato il metanolo, una sostanza molto tossica generalmente adoperata come combustibile e antigelo. I danni al fisico dopo l’ingestione possono essere la cecità, squilibri permanenti a fegato, reni e sistema nervoso e in molti casi il decesso.
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