Lavoratori extracomunitari, un'unica procedura per permesso di lavoro e di residenza

I lavoratori extracomunitari potranno ottenere il permesso di lavoro e quello di residenza attraverso un’unica procedura. Il Parlamento europeo ha infatti approvato la direttiva sul permesso unico di residenza e lavoro che tutela gli extracomunitari che lavorano legalmente nell’Unione europea. “Chi avrà – ha detto il commissario europeo per gli affari interni Cecilia Malmstrom – il permesso unico di soggiorno potrà avere anche parità di trattamento con i cittadini dell’Ue per il riconoscimento delle qualifiche professionali e accademiche, per la fiscalità, per la formazione professionale e l’accesso alla sicurezza sociale, compresi i sussidi di disoccupazione e il trasferimenti dei diritti pensionistici”.

I rifugiati, i lavoratori stagionali, i lavoratori distaccati e i lavoratori in trasferimento all’interno di multinazionali non potranno beneficiare del permesso. Sarà poi facoltà dei singoli Paesi restringere l’accesso ai sostegni familiari e di disoccupazione ai lavoratori in possesso di un permesso valido per meno di sei mesi e restringere il diritto all’alloggio sociale per i cittadini extracomunitari che hanno un contratto di lavoro in corso. Si potrà inoltre decidere di rifiutare il sussidio di disoccupazione a chi è nel paese per motivi di studio ed è previsto l’accesso alla formazione professionale e all’istruzione per i cittadini extracomunitari disoccupati.

Durante il dibattito la relatrice Veronique Mathieu (Ppe) ha dichiarato che “la direttiva sul permesso unico è una risposta alla crisi di mano d’opera che si profila all’orizzonte europeo, rendendone possibile il controllo. Il permesso unico permette di attribuire una serie di diritti comuni ai lavoratori di paesi terzi e a quelli europei. L’uguaglianza di trattamento è il centro di questa direttiva”.