Rudolph, Vixen, Dasher e Comet, questi i nomi di alcune delle leggendarie renne, che fra poco ore cavalcheranno nella galassie per portare i doni ai bambini della terra. La notizia di oggi è che l’animale più magico, legato alle feste natalizie, rischia di sparire. Il branco di renne più grande del mondo si sta riducendo sempre più, dei 900.000 esemplari che si muovevano nella vasta tundra del Quebec e del Labrador attraverso il fiume George, ne sono rimasti a malapena 74.000.
Conosciuti nell’America Settentrionale come caribù, questi animali rappresentano il fabbisogno principale di popoli come gli Innu e i Cree che da millenni vivono di caccia. Secondo questi ultimi, la decimazione dei branchi è stata causata dagli enormi progetti industriali su larga scala, che hanno modificato l’intero territorio: impianti idroelettrici, minerari, stradali e di deforestazione.
Un dramma naturale e sociale che investe il popoli tribali del nord America. Alex Andrew, membro degli Innu ha commentato la vicenda: “Secondo i nostri anziani, gli animali saranno i primi a patire gli effetti di tutti questi danni. La catena alimentare si spezzerà e molti finiranno col soffrire. I programmi di sviluppo industriale creeranno solo altri problemi alla sopravvivenza degli animale”.
Questa notte le renne prescelte faranno il loro favolistico viaggio nei sogni dei nostri figli, ma per gli Innu e i Cree le renne non arrivano solo a Natale.
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