“L’Iraq è una nazione sovrana, autonoma e democratica. Quando mi sono insediato 150.000 soldati americani erano di stanza in Iraq. Ora ne sono rimaste solo alcune migliaia. È la stagione dei ritorni a casa. Ora vogliamo una relazione a tutto tondo con l’Iraq”. La fine dell’intervento militare è stato annunciato da Barack Obama in una conferenza stampa col premier iracheno Nuri al-Maliki, giunto in visita a Washington.
“Questo è un momento storico, dopo quasi nove anni la guerra in Iraq finisce questo mese; la sovranità irachena deve essere rispettata e le altre Nazioni non devono interferire negli affari interni dell’ Iraq. Stati Uniti ed Iraq potranno godere di rapporti normali tra nazioni sovrane”, ha aggiunto il presidente statunitense.
Il primo ministro iracheno si è mostrato entusiasta riguardo le dichiarazioni di Obama: “Il ritiro degli Usa indica un successo, a differenza di come hanno detto molti. I due Paesi hanno completato la prima pagina di cooperazione costruttiva. Nessuno immaginava saremmo riusciti a sconfiggere il terrorismo e al-Qaeda”.
Il segretario generale della Nato, Anders Fogh Rasmussen, ha annunciato ufficialmente che la missione di addestramento dell’Alleanza nel Paese mediorientale terminerà il 31 dicembre, data della scadenza del mandato.
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