La Russia sta preparando un progetto di legge per oscurare i siti internet non graditi alle autorità. Secondo quanto riferisce il quotidiano Vedomosti, gli specialisti insieme al ministero delle Comunicazioni hanno preparato un disegno di legge che obbligherà i provider a bloccare i siti con contenuti ritenuti “illegali”o “estremisti”, aspetto che secondo alcuni prelude a un vero e proprio regime di censura su internet.
L’idea di stringere i controlli su internet si è fatta più insistente dopo il vertiginoso calo di popolarità per il partito di Putin, Russia Unita, alle elezioni del 4 dicembre, e dopo il diffondersi di testimonianze dei brogli elettorali sui social network. Di recente la polizia ha proposto di vietare l’anonimato online, un progetto bollato subito dopo dal ministro degli Interni Nurgaliev come “un’assurdità”. Intanto però, i vertici del Facebook russo, Vkontakte, avevano già denunciato pressioni dai servizi segreti per bloccare i gruppi di protesta che nascevano online.
Contro questa proposta di legge si sono schierati alcuni membri della Lega per la sicurezza su internet e manager di piattaforme blog, come Anton Nosik della Sup, società che gestisce LiveJournal Russia: “Abbiamo già una lista federale delle pubblicazioni estremiste redatta dal ministero della Giustizia e che rasenta l’idiozia. In quella lista è addirittura compreso il libro di L.Ron Hubbard (fondatore di Scientology) e chi può credere che la nuova lista dell’estremismo online non sia ancora peggio?”.
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