Nuovo monito, oggi, dal ministro della difesa iraniana, Ahmad Vahidi, contro la marina americana per la presenza Usa nel Golfo Persico: “Abbiamo sempre detto che la presenza delle forze non regionali nel Golfo era nociva e poteva creare problemi e abbiamo chiesto ogni giorno che quelle forze non fossero presenti nella zona”, ha affermato Vahidi, citato dall’agenzia Mehr.
Il ministro di Teheran ha poi aggiunto: “L’Iran farà di tutto per garantire la sicurezza nello Stretto di Hormuz”. Per l’Iran lo Stretto rappresenta una canale strategico dove transita il 40% del traffico marittimo mondiale di petrolio. Proprio per questo lo Stretto è importante anche per gli Usa, che non tollererebbero una chiusura di questo da parte dell’Iran.
Ieri il capo delle forze armate iraniane, il generale Ataollah Salehi, aveva minacciato azioni contro gli Stati Uniti se la portaerei USS John C.Stennis, fosse tornata a incrociare nelle acque del Golfo. Il Pentagono aveva replicato alle minacce dicendo che “non saranno tollerate interferenze con il transito delle navi attraverso lo stretto di Hormuz”. I toni si alzano da entrambe le parti e se le forze armate americane dovessero incrociare nuovamente le acque territoriali iraniane, la situazione potrebbe degenerare.
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