Scene di vita quotidiana nella baraccopoli alla periferia di Islamabad.
Il governo pakistano e l’agenzia delle Nazioni Unite per i Rifugiati hanno raggiunto un accordo nel marzo del 2009, per consentire a 1,7 milioni di rifugiati afghani che vivono in Pakistan di continuare a risiedere nelle baraccopoli fino al 2012. Migliaia di loro vivono ancora senza elettricità, acqua corrente e altri servizi di base.
Una bambina afghana di nome Zazeeha Taj, di 5 anni, gioca con un tamburo.
Bambini afghani rifugiati stanno davanti alla porta della loro casa di fango.
Ragazzini pakistani fanno a gara sulle carriole.
Lo sguardo di una bambina.
Due bambine rifugiate e un ragazzino camminano in un vicolo fangoso, a seguito di una notte piovosa.
Una bambina afgana in un vicolo fangoso non trova la sua ciabattina, o forse non l’ha mai avuta.
Nello slum le notti sono fredde, e una famiglia si rifugia all’interno della sua baracca di fango per riscaldarsi intorno al fuoco.
Anche i bambini riconoscono l’utilità del fuoco, le notti nello slum sono veramente fredde…
Hira Farouq, 4 anni, si concede un piccolo lusso mangiando un lecca lecca.
Nello slum non ci sono solo capanne di fango, qualcuno può permettersi una baracca fatta di mattoni, come questa donna che lava i vestiti della famiglia.
Hikmat Agha, 4 anni, attende l’inizio della sua lezione giornaliera, nella quale imparerà a recitare i versetti del Corano nella moschea dello slum.
Scene quotidiane negli slum dell’India
L’India ha circa 93 milioni di baraccati. Il 50 per cento della popolazione di Nuova Delhi e il 60 di Mumbai vive negli slum. Per questo gli abitanti si riversano nelle città per trovare lavoro causando così l’allargamento delle baraccopoli anche nei centri urbani.
Una donna di Calcutta ripensa all’incendio che ha lasciato senza casa almeno 100 famiglie, forse anche la sua.
Gli abitanti dello slum cercano i loro averi tra le macerie dopo l’incendio di Calcutta.
Una donna chiede le elemosina nella metropolitana di Mumbai.
Un cane fa compagnia ad una famiglia che dorme sul marciapiede nella città di Mumbai.
Bambini mangiano sul marciapiede.
Una donna dorme all’aperto nella baraccopoli di Hyderabad.
Un’unità mobile arriva in uno slum per portare le cure anti-polio.
A questo bambino vengono somministrate le gocce contro la poliomelite.
Shamim Sheikh Mohammed soffre di tubercolosi e ascolta i consigli di un assistente sociale nella sua casa a Mumbai.
Un uomo fa il bagno fuori dalla sua baracca a Dharavi, di fronte la bandiera nazionale indiana.
Panoramica sullo slum di Dharavi.
Proteste e vita quotidiana nello slum di Pinheirinho, in Brasile
Nella baraccopoli di Pinheirinho 1500 famiglie senza un tetto da 8 anni hanno occupato un appezzamento di terreno privato, continuamente minacciati dal proprietario che li vuole sfrattare e dalle retate della polizia.
I residenti della baraccopoli sono pronti a difendere il loro quartiere dalla polizia che arriverà da un momento all’altro con l’ordine del tribunale di sfrattarli dalle loro case.
L’attesa si fa pesante, i cani con la museruola sono pronti per essere sguinzagliati contro la polizia.
La guerriglia è inziata, incendi ovunque, e una donna viene accompagnata con il suo bambino lontana dal fuoco.
Dopo lo sfratto forzato, le donne e i bambini non impegnati nello scontro trovano rifugio in una chiesa.
La fatica di ricostruire ogni volta da zero. La vita negli slum della Guinea
In Guinea Equatoriale gli slum sono spesso colpiti da incendi che distruggono le baracche in lamiera faticosamente costruite dagli abitanti.
L’acqua cola dalle lamiere dopo che gli abitanti dello slum di Malabo hanno cercato di spegnere l’ennesimo incendio scoppiato.
Residenti locali gettano secchi d’acqua su una casa in fiamme.
Un uomo cammina tra le macerie con un martello, sa che dovrà ricostruire tutto da zero.
Le sorelle Benedicta e Susana Macole, osservano cosa rimane della loro casa. Ora dovranno trovare un modo per proteggere le loro creature che dormono. Ignare di tutto.
Gli uomini dello slum portano via quello che si è salvato.
La gente rimasta senza la casa, ora dovrà vivere al bordo del quartiere, in mezzo ad una strada. Dietro di loro, separato da un muro, un condominio nuovo.
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