Il presidente delle Maldive, Mohamed Nasheed, si è dimesso oggi sotto la spinta di violente proteste dell’opposizione lasciando il potere al suo vice Mohammed Waheed Hassan. L’avvenimento è stato interpretato come un vero e proprio colpo di stato dell’esercito, sebbene un portavoce dei militari ha escluso un’ipotesi del genere: “Non è un colpo di stato, nel modo più assoluto”, ha infatti dichiarato Abdul Raheem Abdul Latif, ammettendo tuttavia che l’esercito ha “consigliato” al presidente di dimettersi.
Il presidente Mohamed Nasheed, in carica dal 2008, in una conferenza stampa trasmessa in tv ha detto che “se fossi rimasto al potere sarebbe stato peggio” e che “non voglio causare danno ai maldiviani. Sento che la mia permanenza al potere accrescerebbe solo i problemi e ferirebbe la popolazione”. Da diverse settimane nell’arcipelago si susseguono manifestazioni contro il governo del presidente.
Il potere è passato nelle mani di Mohamed Waheed, ex vice di Nasheed e con un passato da funzionario dell’Unicef. Colpo di stato o meno, l’ambasciatore italiano a Colombo (Sri Lanka) Fabrizio Arpea consiglia agli italiani residenti a Malè di rimanere nelle proprie abitazioni per evitare possibili rischi.
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