E’ di poche ore fa il comunicato riguardante le nuove sanzioni prese dall’Unione europea contro il regime di Bashar al Assad in Siria, a seguito della repressione di ieri delle manifestazioni di protesta contro Damasco. Le nuove sanzioni colpiscono in particolare la Banca centrale siriana e il trasporto aereo delle merci. “Le misure restrittive sono state approvate durante una riunione dei ministri europei degli affari esteri a Bruxelles”, si legge in un comunicato della Ue.
Questa mattina il ministro degli Esteri, Giulio Terzi, ha detto che l”Italia condivide il processo europeo delle sanzioni contro la Siria perché “non vi sono altre modalità se non quello dell’intervento militare, che nessuno si augura per il momento”.
Sulla questione una conferma arriva anche dal ministro degli Esteri danese Villy Sovndal, il cui paese detiene la presidenza di turno dell’Ue. “Non vedo nessuna opzione militare per risolvere i problemi in Siria, per questo l’Ue continuerà a rafforzare le sanzioni e a chiedere all’opposizione siriana di essere più unita”, ha detto Sovndal. “I 27 chiederanno che vengano lasciati entrare gli aiuti umanitari nel paese”, ha aggiunto il ministro.
Le ultime violenze si sono consumate in occasione del referendum per la nuova costituzione voluta da Bashar al Assad. Una sessantina di persone hanno perso la vita nel corso dei bombardamenti e dei combattimenti. La maggior parte delle vittime si è registrata a Homs, bombardata senza sosta dall’artiglieria del regime.
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