Ci sono cose che bisogna fare. Se si è appassionati di musica, se si ama il rock, si si pensa di avere ancora bisogno di parole, di sentimenti, di ricordi, di pensieri, di cervello, di passione, di anima, di rock. Ebbene dovete prendere una sedia, mettervi comodi, spegnere il cellulare e ascoltate il “keynote” di Bruce Springsteen all’SXSW di Austin, Texas. Springsteen racconta di se, ma parla di noi, parla della musica, delle musiche, del rock di ieri e di oggi, di sogni speranze e realtà. E’ il “Presidente” della nostra ipotetica repubblica e fa l’immancabile “discorso alla nazione”. E racconta perché la musica di ieri era fantastica, perché la musica di oggi è fantastica, perché la musica è fantastica. Racconta cosa fanno le canzoni, cosa ci fanno, cosa ci hanno fatto, perché sono importanti, spesso più dei libri, spesso più di ogni altra cosa. Racconta perché gente come me e voi è al mondo oggi e fa quello che fa, ed è quello che è.
(Ernesto Assante sul discorso di Bruce Springsteeen in qualità di Keynote Speaker all’SXSW di Austin, in Texas)
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