I siriani scappati dal regime di Bashar al Assad che si sono rifugiati in Turchia sono 16 mila. Il governo di Ankara ha allestito campi di profughi per accogliere soprattutto le donne e i bambini. Le testimonianze dei rifugiati sono drammatiche:
“Ad Alshoukhor – racconta una donna – non ci sono scuole, niente cibo, elettricità e acqua. Stanno arrestando le persone, le rapiscono, le uccidono, le torturano, violentano le donne. Abbiamo bisogni di protezione”.
Per questo motivo il premier Erdogan non ha escluso la possibilità di creare una zona cuscinetto all’interno del territorio siriano, controllata dai militari di Ankara, in modo da proteggere i rifugiati. Intanto le tende continuano ad essere piantate e non bastano più. Il timore è che l’esodo possa riguardare mezzo milione di persone.
Ora resta da capire se le Nazioni Unite appoggeranno l’iniziativa turca, se invieranno caschi blu o se si limiteranno ad osservare il dramma senza muovere un dito.
Profilo dell'autore
- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
- Americhe20 Dicembre 2024Usare l’AI per ridare un’identità a 10 milioni di schiavi afroamericani
- Centro e Sud America20 Dicembre 2024Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà
- Nord America19 Dicembre 2024La vita straordinaria di Elizabeth Miller, da Vogue a reporter di guerra
- Europa19 Dicembre 2024La doppia vita di Solomon Perel, nella Hitlerjugend per sopravvivere all’Olocausto