“Ossessionato dalle armi e dalla violenza dopo la sua esperienza in Afghanistan e deluso di non aver sparato nemmeno un colpo”. Secondo l’accusa è stato questo il motivo per cui il 24enne Aron Wilkinson ha sparato tre colpi d’arma da fuoco alla sua padrona di casa, Judit Garnett, uccidendola.
A supportare l’accusa, durante il processo si sono susseguiti numerosi racconti da parte di amici, parenti e conoscenti, che hanno parlato dell’ossessione del ragazzo per fucili e armi di ogni tipo. Aron era anche affetto da stress post-traumatico in seguito ad un incidente in Afghanistan nel corso del quale era rimasto ferito.
Secondo lo Yorkshire evening post, l’omicidio è avvenuto nel gennaio del 2012, nella casa in campagna della donna. Il procuratore ha ricostruito alcune testimonianze come quella del fratello che ha raccontato di come Aron girasse con il suo fucile e granate dentro un vaso. Una vera e propria ossessione per le armi che sarebbe stata la causa dell’omicidio. Il 24enne ha negato questa tesi, ma interrogato ha ammesso le sue responsabilità: “Ho perso la testa durante una lite con la signora, perché mi ha chiamato grasso, pigro e crudele”.
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