“Chi se ne va dalla Francia per motivi fiscali, paghi la differenza o perderà la nazionalità”. Lo ha dichiarato in diretta tv Nicolas Sarkozy, ponendo enfasi sull’esigenza di riformare i trattati di Schengen e definendo gli sbarchi di Lampedusa una “vergogna per l’Europa”. Il Presidente ha esposto i punti cardine del proprio programma: “protezione dei francesi“, del loro potere d’acquisto e del loro futuro.
“Il denaro – ha detto Nicolas – non permette né giustifica tutto. Gli esiliati fiscali pagheranno la differenza se vogliono rimanere francesi. Ci sono due categorie, gli espatriati e gli esuli fiscali”. Chi non fosse intenzionato a pagare la differenza – ha precisato la portavoce del candidato, Nathalie Kosciusko-Morizet – sarà obbligato a scegliere una nazionalità diversa dalla francese.
Per Sarkozy è fondamentale procedere con la riforma di Schengen, che dovrebbe prevedere strumenti, come quelli previsti per l’eurozona, per “sanzionare” i paesi alla frontiera esterna che non garantiscono la protezione dei confini europei. Il presidente francese ha citato due casi: “Lampedusa, una vergogna per l’Europa” che Sarkozy ha chiesto che non si riproduca, e “la frontiera tra la Grecia e la Turchia, che non è difesa, non è controllata”. “Se abbiamo voluto l’Europa è perché ci proteggesse – ha aggiunto – se abbiamo voluto Schengen è perché le frontiere dell’Europa fossero protette, non perché l’Europa fosse un colabrodo”.
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