Per rispondere alle critiche ecco altri diciannove minuti e quarantotto secondi in cui vengono illustrati gli sviluppi della campagna. Come promesso da Invisible Children, la seconda parte di Kony è stata pubblicata come promesso su YouTube.
Il primo video, un filmato di 30 minuti, era diventato un vero e proprio caso mediatico: oltre 100 milioni di clic, il sostegno di tante star – principalmente americane e britanniche. Ma anche tante critiche, perplessità sugli obiettivi reali della ong, gli eventuali coinvolgimenti politici, le inesattezze sul ribelle Joseph Kony.
Il nuovo video di Invisible Children «garantisce una analisi più approfondita del Lra, ed esamina le soluzioni proposte dai leader della regione», si legge nel testo che accompagna il filmato su Youtube: «Ora dobbiamo scavare più in profondo e trasformare la consapevolezza in azione». Invisible Children punta sulla seconda parte del documentario anche per dare maggiore risalto a “Cover the Night”, la giornata mondiale indetta il 20 aprile per porre fine alle atrocità del movimento di Kony Lra.
«Per la prima volta nella storia i cittadini del mondo possono vedersi l’un l’altro, e vogliono proteggersi», recita il video, che cita anche Sudan e Siria come Paesi in cui «le promesse non sono state mantenute». Rispetto alle critiche – i dati sulle atrocità dell’ Lra diffusi nel primo video si sono dimostrati inesatti – i responsabili di Invisible Children tagliano corto: «Abbiamo fatto il primo video intenzionalmente per una audience di giovani occidentali – ha detto alla Cnn il direttore esecutivo, Ben Keesey – e perciò era prioritario che scatenasse attenzione. Questo nuovo filmato va più in profondità, credo che la gente reagirà».
Altrà novità importante di Kony2 è l’assenza della voce narrante del regista del primo video, Jason Russell, forse per i suoi problemi di salute: settimane fa è stato fermato e portato in un ospedale psichiatrico di San Diego dopo essere stato visto nudo per strada mentre urlava e sbatteva i pugni sul marciapiede. Intanto, in attesa di contare quanti click farà Kony 2, e in attesa del 20 aprile, è caccia al leader del Lra: l’Unione Africana (Ua), con il sostegno degli Stati Uniti, ha messo in campo 5.000 soldati.
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