Hollande: “Se vengo eletto mantengo la legge anti-burqa”

Francois Hollande, candidato socialista alle presidenziali francesi, ha affermato stamattina ai microfoni di RTL che «manterrà la legge sul burqa» qualora venisse eletto e che «la farà applicare nel migliore dei modi». La legge francese in questione, in funzione da un anno, vieta di nascondere il viso dietro ad un velo, un casco o un passamontagna negli spazi pubblici, in strada, nei giardini, nelle stazioni o negli esercizi commerciali.

In Francia sono circa 2.000 le donne musulmane che, secondo cifre ufficiali, indossano il velo islamico integrale, burqa o niqab. La polizia non può costringere a togliere il velo a chi si rifiuta, ma possono multare (fino a 150 euro più un corso obbligatorio di educazione civica). La legge prevede anche sanzioni per gli uomini che costringono una donna a velarsi il viso: fino a un anno di carcere e 30.000 euro di ammenda, con possibilità di raddoppio della pena se la donna è minore. I deputati socialisti si erano astenuti all’Assemblea nazionale in occasione del voto sul burqa perchè i loro emendamenti non erano stati accettati.

“INDISPENSABILE LIMITARE L’IMMIGRAZIONE”. Hollande ha definito «indispensabile» una «limitazione dell’immigrazione economica» in un periodo di crisi, aggiungendo che se sarà eletto il 6 maggio, si presenterà ogni anno in Parlamento per quantificare le esigenze di manodopera dell’economia francese. «Ritengo che non ci sarà mai immigrazione zero – ha detto Hollande ai microfoni di RTL – che ci sarà sempre un’immigrazione legale. Se ne può ridurre il numero? Se ne discute». «Quanto agli studenti stranieri – ha poi aggiunto – non sono favorevole. Ritengo che la presenza nelle nostre facoltà di studenti stranieri sia una chance, non soltanto per gli studenti stranieri, ma per noi». «Poi c’è l’immigrazione economica – ha continuato – e in un periodo di crisi come quello che viviamo, la limitazione dell’immgrazione economica è necessaria, indispensabile». Hollande ha detto di voler «anche lottare contro l’immigrazione clandestina sul piano economico. Non è normale – per il candidato socialista – che alcuni imprenditori, cinicamente, utilizzino manodopera clandestina». Quanto all’immigrazione che definisce «economica», Hollande ha anticipato che «ogni anno il Parlamento fisserà la cifra delle necessità» dell’economica francese.


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