Con un’azione congiunta, nel 2004 gli 007 britannici e i servizi segreti del colonnello Gheddafi installarono una moschea “radicale” in una non meglio definita città europea per adescare militanti di al Qaeda. A scrivere dell’operazione congiunta è il Sunday Telegraph, secondo il quale mostra una faccia nascosta dei contatti diplomatici tra Londra e Tripoli proprio durante le accuse alla Libia di violazioni dei diritti umani.
La collaborazione si estese al reclutamento di un agente per infiltrare le reti di al Qaeda in una città europea che per ragioni di sicurezza non può essere nominata. L’agente, nome in codice Joseph, era strettamente legato a un pezzo grosso di al Qaeda in Iraq ed era stato identificato come possibile spia dall’intelligence libica. I servizi segreti del paese occidentale – scrive il Telegraph – non erano stati informati. I rapporti tra servizi libici e britannici sono emersi da documenti ottenuti dal Telegraph e altri media del Regno Unito. Il Mail on Sunday rivela oggi che l’MI5, i servizi segreti interni inglesi, tradirono dissidenti libici in una operazione clandestina congiunta con le spie di Gheddafi a cui Londra fornì informazioni riservate, linee telefoniche protette e un lussuoso rifugio nel cuore di Knightsbridge, a 700 metri da Harrods. I dissidenti libici avevano chiesto asilo e furono traditi, accusa il domenicale del Daily Mail che chiede un’inchiesta penale nei confronti di chi a Londra ha autorizzato l’operazione.
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