Russia, tutti pazzi per l’Italia: le scuole danno voce alle regioni del Bel Paese

Sono molti anni ormai che tra il tricolore italiano e quello russo le cose vanno molto bene. Dai tempi della passione sfrenata delle teenager russofone per il nostro Celentano a oggi, di iniziative culturali se ne sono promosse a volontà.
A occuparsi di promuovere il connubuio tra i due paesi interviene anche il PRIA, il programma di diffusione della lingua e cultura italiana, gestito direttamente dall’Ufficio Istruzione, che coinvolge più di 60 scuole di cui circa una metà a Mosca ed una metà in altre città, quali San Pietroburgo, Ekaterinburg, Nizhny Novgorod, Samara, Rostov sul Don, Kazan, Togliattigrad, Novosibirsk, Irkutsk, Vladivostok, ecc. ( www.pria-it.ru).
Per il terzo anno, il PRIA ha indetto il “Festival delle Regioni Italiane” la cui finalissima si è tenuta martedì 24 aprile. Dieci sono state le scuole che hanno avuto accesso all’ultima fase del festival, sei erano le scuole moscovite, due quelle di Novgorod, di Samara e Rostov sul Don le rimanenti. Le classi si sono sfidate a colpi di Ferrari, trulli, Rodolfo valentino, le spiagge di Rimini, gli antichi romani e Totti. Ad aggiudicarsi la vittoria sono state con un ex equo la scuola 1409 e la 1223, entrambe della capitale. La prima aveva come tema la Toscana e dopo scene in costumi etruschi ha evocato l’oggi con immagini delle città d’arte e dialoghi di attualità, sulle note di «Vivo per lei» del pisano Bocelli. La seconda ha proposto la Puglia e, tra un trullo e l’altro, ha inscenato con tanto di abiti d’epoca, su un set di Spielbergiana memoria, la figura del tarantino Rodolfo Valentino. Sui gradini più bassi del podio la scuola 1251 che ha raccontato un rampollo di casa Ferrari che accompagna su una delle sue “rosse” alcune russe a Rimini, e la scuola 1576 è rimasta su una classica danza ispirata all’antica Roma. Per queste quattro scuole il PRIA ha messo a disposizione diverse borse di studio di due settimane tra Genova, Arezzo, Sorrento,Tropea e Otranto. Altri sponsor hanno donato libri e carte didattiche (la Edilingua) e vari dolci (Parmalat e Ferrero).

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Alla cerimonia sono intervenuti il console generale d’Italia a Mosca Enrico Nunziata e il prof. Carlo Davoli, dirigente del PRIA. «Quest’anno il festival ha segnato una ulteriore crescita del programma per la diffusione della lingua italiana, come conferma l’alta qualità dei dialoghi messi in scena dalle scuole finaliste», ha osservato Davoli, ricordando che «in Russia gli istituti iscritti al Pria sono 62, per un totale di 3000 allievi»

Luca Iacoponi


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