Questa mattina Avenue Bourghiba, cuore di Tunisi e luogo simbolo del movimento anti Ben Alì, è stata occupata da centinaia di persone in sostegno ai giornalisti tunisini e di una piena libertà d’espressione.
Tra i manifestanti, oltre ai rappresentanti delle ong e a semplici cittadini, c’erano anche alcuni deputati riformisti dell’Assemblea Costituente. «No» alla censura e soprattutto all’ipotesi, caldeggiata da esponenti di spicco del partito confessionale Ennahdha, di privatizzazione dei media pubblici sono stati i cardini della protesta.
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