In occasione del ventesimo anniversario della strage di Capaci nella quale persero la vita Giovanni Falcone, sua moglie e gli uomini della sua scorta, presso la sede dell’FBI si è tenuto un incontro tributario al “coraggioso” magistrato, tra i primi sostenitori della cooperazione internazionale nella lotta alla criminalità organizzata.
Il Direttore dell’Agenzia, Robert S. Mueller, alla presenza di due ex responsabili dell’FBI e di varie personalità italiane ha reso omaggio a Falcone, osservando che il giudice “aveva riconosciuto che nessuno stato può pensare di combattere il crimine autonomamente e che è necessario coltivare forti relazioni con i vari partner negli Stati Uniti e nel mondo.”
Lo speciale rapporto tra l’FBI e Falcone si era concretizzato anni fa, quando in tutt’e due le nazioni la Mafia imperava. Erano i tempi della lotta alla Pizza Connection, l’accordo tra la mafia siciliana e quella americana per il traffico di eroina tra i due stati. Louis Freeh, procuratore federale di New York City, poi divenuto direttore dell’agenzia investigativa, si impegnò a fondo per la risoluzione del caso.
L’FBI, l’NYPD ed i procuratori federali, collaborarono con Falcone nelle indagini che portarono nel 1987 a condannare 21 mafiosi.
Durante l’omaggio al giudice italiano Michael Kortan, vice direttore dell’Ufficio dell’FBI, Affari Pubblici, ha dichiarato “Falcone era un campione dello Stato di diritto”.
Freeh ha poi ricordato che sebbene Falcone fosse in costante pericolo di vita, negli Stati Uniti si sentiva al sicuro con i colleghi americani “amava l’FBI” ha dichiarato. Aggiungendo che la mafia fece “un errore di calcolo serio” uccidendolo. L’agenzia investigativa e la polizia italiana infatti non si sono intimidite e anzi si sono “mobilitate nelle indagini sul suo assassinio”.
Dopo la morte di Falcone l’allora direttore dell’FBI, William Sessione, propose l’idea di un Falcone Memorial Garden da realizzare presso l’Accademia di Quantico, Virginia. E due anni dopo in quel luogo venne dedicato un monumento in bronzo al giudice assassinato.
Il Direttore Mueller ha poi dichiarato che “il giudice Falcone è stato lungimirante perché ha capito che per sconfiggere la mafia occorre un lavoro comune ed in questo modo abbiamo inferto un colpo devastante al crimine organizzato”.
Mueller ha poi concluso ricordando che le relazioni tra FBI, Falcone e la Polizia di Stato italiana “hanno dato importanti frutti anche in quest’epoca di criminalità internazionale e terrorismo. Quelle amicizie hanno creato uno standard cooperativo globale tra le forze dell’ordine”.
Paola Totaro
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