Dentro il Cie di Gradisca: “Noi come ad Auschwitz”

Le telecamere del Tg3 fanno irruzione nel Centro di Identificazione ed espulsione di Gradisca d’Isonzo. Nel servizio di sabato 13 maggio finalmente gli spettatori hanno potuto vedere le condizioni in cui vivono gli stranieri detenuti nei centri in attesa di espulsione. Tra scioperi della fame e indignazione denunciano la mancanza di manutenzione della struttura e il trattamento disumano ricevuto. “Ci trattano come animali, ci chiamano per numeri, come ad Auschwitz”. E ancora: “Sono qui con la fedina penale pulitissima, non merito tutto questo”.


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