Le telecamere del Tg3 fanno irruzione nel Centro di Identificazione ed espulsione di Gradisca d’Isonzo. Nel servizio di sabato 13 maggio finalmente gli spettatori hanno potuto vedere le condizioni in cui vivono gli stranieri detenuti nei centri in attesa di espulsione. Tra scioperi della fame e indignazione denunciano la mancanza di manutenzione della struttura e il trattamento disumano ricevuto. “Ci trattano come animali, ci chiamano per numeri, come ad Auschwitz”. E ancora: “Sono qui con la fedina penale pulitissima, non merito tutto questo”.
Profilo dell'autore
- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
- Americhe20 Dicembre 2024Usare l’AI per ridare un’identità a 10 milioni di schiavi afroamericani
- Centro e Sud America20 Dicembre 2024Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà
- Nord America19 Dicembre 2024La vita straordinaria di Elizabeth Miller, da Vogue a reporter di guerra
- Europa19 Dicembre 2024La doppia vita di Solomon Perel, nella Hitlerjugend per sopravvivere all’Olocausto