I parenti di Theo Walcott, 23enne calciatore inglese – di padre anglo-giamaicano – dell’Arsenal, hanno deciso che non lo seguiranno il mese prossimo in Ucraina per il Campionato Europeo 2012.
Ieri l’ala dell’Arsenal è stata convocata dall’allenatore della nazionale, Roy Hodgson, per far parte della rosa che rappresenterà l’Inghilterra ai prossimi europei di calcio. Il fratello Ashley ed il padre Don hanno dichiarato che non si recheranno in Ucraina perché temono fenomeni di razzismo. E’ ancora vivo per loro il ricordo dell’incivile comportamento tenuto dai tifosi bulgari nel corso di una partita nell’Europa dell’est, lo scorso settembre. Walcott ed altri suoi compagni ‘di colore’ in quell’occasione furono pesantemente insultati e chiamati “scimmie”.
Tramite Twitter, ieri Ashley Walcott ha espresso anche i propri dubbi sull’opportunità di tenere dei campionati europei in paesi dove i tifosi non si possano sentire al sicuro: “E’ qualcosa per la quale non vale la pena di rischiare, ma ci porta a domandarci come un così importante evento sportivo si svolga in un luogo dove la Polizia non può fare niente per far sentire gli stranieri al sicuro, ma io osserverò ogni minuto”.
Paola Totaro
Profilo dell'autore
- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
- Americhe20 Dicembre 2024Usare l’AI per ridare un’identità a 10 milioni di schiavi afroamericani
- Centro e Sud America20 Dicembre 2024Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà
- Nord America19 Dicembre 2024La vita straordinaria di Elizabeth Miller, da Vogue a reporter di guerra
- Europa19 Dicembre 2024La doppia vita di Solomon Perel, nella Hitlerjugend per sopravvivere all’Olocausto