Grande tensione a Patrasso, citta portuale della Grecia occidentale. A seguito dell’uccisione di un ragazzo greco di 29 anni per mano di tre immigrati clandestini afghani, martedì sera si sono verificati scontri presso il porto della città, teatro dell’omicidio.
Nuovi incidenti ieri sera dopo le 21 davanti allo stabilimento abbandonato di Piraikis – Patraikis, all’interno del quale avevano trovato rifugio molti immigrati. Quattro persone con il viso coperto, che protestavano affinché gli immigrati fossero allontanati dalla città, hanno iniziato a lanciare bombe molotov ed altri oggetti contro i poliziotti che di rimando hanno usato i lacrimogeni. Già dopo le proteste di martedì, gli immigrati che si trovavano all’interno della ditta abbandonata, erano stati trasferiti ad Atene.
Il Sindaco della città interessata dagli scontri, ha definito la situazione esplosiva e il Ministro per la Protezione del cittadino, Lafteris Ikonomou, ha sottolineato che nessuno potrà sostituirsi alla Polizia nel suo lavoro di lotta alla criminalità. Le forze dell’ordine di Patrasso hanno dichiarato che agli incidenti dei giorni scorsi hanno preso parte circa 350 membri dell’organizzazione neonazista “Crisi Avgi” (Alba Dorata) che nelle recenti elezioni hanno ottenuto il 6,97% delle preferenze ottenendo così 21 seggi al parlamento.
LA CONDANNA DELL’UNHCR L’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (Unhcr) esprime “condanna per tutti gli atti di violenza” in Grecia, seguiti delle recenti tensioni a Patrasso e scaturite dall’uccisione di un uomo sabato scorso. Unhcr inoltre sottolinea la “centralità dello Stato nella gestione del contrasto alla criminalità” e, rivolgendosi alle parti in causa auspica che “prevalga il buon senso e si eviti il ricorso a ulteriori atti di violenza”.
L’ufficio Onu per i rifugiati ritiene intollerabile che l’omicidio in questione divenga un “pretesto per attaccare qualsiasi migrante e rifugiato” considerandolo un “possibile capro espiatorio”. “Il fatto che migliaia di migranti e richiedenti asilo entrino in Europa attraverso la Grecia dà origine a importanti problemi che devono essere risolti con un dialogo costruttivo, attraverso proposte politiche realistiche e con l’adozione di un pacchetto di misure adeguate”.
L’Alto Commissariato, rivolge un appello alla classe politica ed alla società civile in Grecia affinché condannino inequivocabilmente ogni atto di violenza. Infine Unhcr auspica che si “proceda nello sforzo di riformare il sistema di asilo e la gestione dei flussi migratori in Grecia che, insieme ad altre necessità, è di vitale importanza per migliorare la situazione corrente”.
Paola Totaro
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