Un giovane blogger è stato arrestato dalla Polizia informatica, nella città di Rasht, sul Mar Caspio. E’ stato il generale Iraj Mohammadkhani, comandante della polizia della regione Ghilan a dare l’annuncio. L’alto ufficiale ha poi spiegato che il giovane è accusato di aver attentato alla sicurezza nazionale, avendo scritto articoli e commenti sul suo blog contro le autorità della Repubblica Islamica.
Secondo quanto riportato dal quotidiano iraniano Asr-e Iran, il generale avrebbe anche comunicato l’avvenuta ammissione del reato da parte del blogger e la sua successiva consegna alle autorità giudiziarie. Ancora sconosciuta l’identità del giovane arrestato.
In Iran nel 2009 è stato istituito un servizio di polizia informatica che ha come compito il combattere tutti gli oppositori che svolgono sul web, attività contro il governo. L’opposizione tramite i propri siti denunciano la presenza di decine di blogger e giornalisti nelle carceri iraniane per reati d’opinione.
Nel settembre 2010 il blogger Hossein Derakhshan meglio noto come Holder, era stato condannato a 19 anni di carcere. Le accuse erano la collaborazione con nazioni nemiche, propaganda contro il regime islamico e a favore dei gruppi controrivoluzionari, insulti alla religione e agli esponenti politici.
Nel gennaio scorso invece, la Corte Suprema iraniana ha confermato la condanna a morte di un iraniano -residente in canada – sviluppatore web, Malekpour Saeed. Rientrato in Iran nell’ottobre del 2010 per far visita al padre morente è stato arrestato e condanno per aver creato siti web pornografici ed incoraggiato la corruzione. Alla notizia della condanna a morte Ann Harrison di Amnesty International aveva dichiarato: “La Corte Suprema avrebbe dovuto indagare sulle notizie di tortura su Saeed Makekpour invece di confermare la sua condanna. Il giornalista ha solo esercitato pacificamente la libertà d’espressione e per questo motivo dovrebbe essere rilasciato immediatamente senza condizioni”.
Paola Totaro
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Sono solo degli animali senza rispetto, ecco a cosa porta la religione ed il fanatismo; dal mio punto di vista sono compromessi mentalmente e culturalmente, una bella pulizia etnica e via un cancro dal pianeta; pare che non abbiano mai altro da fare che condannare a morte in nome di storie inventate, diamogli la loro stessa medicina.