Cittadini iracheni sarebbero detenuti illegalmente dentro un carcere di Baghdad, famoso per le torture e i maltrattamenti che si consumavano all’interno, che avrebbero dovuto portare alla chiusura della struttura nel 2011. Lo denuncia l’organizzazione umanitaria Human Rights Watch che ha sollevato diverse preoccupazioni circa la condizione dei carcerati nei carceri iracheni da quando gli Stati Uniti hanno abbandonato il Paese lasciando il controllo agli amministratori locali.
Il ministro iracheno per i diritti umani ha negato le accuse lanciate da HRW, sostenendo che la struttura in questione, chiamata Camp Honor, sarebbe stata chiusa più di anno fa. Ma le affermazioni dell’organizzazione umanitaria si basano sulle testimonianze di 35 detenuti, dei loro famigliari e avvocati. Per questo motivo è stato chiesto alle autorità irachene di ricevere informazioni su numero e nomi dei detenuti imprigionati e di dar conto dei crimini dei quali erano accusati. Le risposte non sono arrivate.
Il portavoce del ministero Kamil Amin ha detto solo che Honor Camp è stato chiuso più di un anno fa e che tutti i detenuti sono stati trasferiti in altre prigioni. Soprattutto il portavoce ha sottolineato l’assenza di prigioni segrete e la regolarità delle incarcerazioni. Secondo il rapporto degli attivisti di HRW invece sarebbero due le carceri segrete a Baghdad.
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