Il Governo ha stabilito che i nordafricani arrivati in Italia nei primi mesi di marzo dello scorso anno e che hanno ottenuto un permesso umanitario, saranno regolari sul territorio per altri 6 mesi. Grazie a questa proroga anche se verranno fermati dalla polizia perché il loro permesso risulta scaduto non potranno essere espulsi.
Il ministero dell’Interno ha informato tutte le Questure attraverso una circolare sugli effetti del decreto firmato dal presidente del Consiglio Mario Monti e apparso in Gazzetta Ufficiale lunedì. La proroga rappresenta un ulteriore allungamento di validità rispetto a quella di sei mesi, decisa lo scorso ottobre.
Nella circolare viene specificato che “si ritiene non necessario procedere al rinnovo del titolo di soggiorno, ritenendosi ancora validi, a tutti gli effetti, i permessi di soggiorno a suo tempo rilasciati”. Questo vuol dire che i nordafricani non hanno bisogno di presentare domande particolari, ma necessiteranno soltanto del permesso umanitario.
Potrebbero nascere dei problemi nel caso in cui un aspirante datore di lavoro si insospettisca davanti un permesso scaduto; stessa cosa potrebbe presentarsi a livello europeo, perché il permesso permette di circolare nell’area Schengen ma è non è detto che la polizia dei paesi europei conosca la proroga del Governo. In questi casi è possibile richiedere la domanda di rinnovo direttamente in Questura e la pratica avrà una corsia preferenziale. Nella circolare infatti è raccomandato alle Questure di “sensibilizzare il personale dipendente affinché la definizione delle istanze venga effettuata con la necessaria celerità”.
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