Nel grande dibattito televisivo per la corsa all’Eliseo tra il candidato socialista Francois Hollande (favorito dai sondaggi) e il presidente in carica Nicolàs Sarkozy non si poteva non parlare di immigrazione (regolare e irregolare) e integrazione. Come da previsioni, Sarkozy – sotto di otto punti nei sondaggi sul ballottaggio di domenica prossima – ha vestito i panni dello sfidante. Hollande, dal canto suo, è risultato incerto nella prima parte e zoppicante su immigrazione e nucleare. Ma probabilmente, in fin dei conti, non ha perso il duello televisivo.
Nell’agenda politica inevitabilmente sono finite quelle questioni che segnano il limite tra libertà religiosa e cultura francese. Hollande, alla ricerca dei voti dei centristi, ha assicurato che non tollererà, se sarà eletto, orari differenziati uomini-donne nelle piscine municipali, né che sia servita carne halal nelle mense delle scuole pubbliche. «Non verrà tollerato alcun orario differenziato di piscine fra uomini e donne – ha detto Hollande – che i francesi sappiano che, sotto la mia presidenza, nulla sarà tollerato in termini di presenza della carne halal nelle mense delle nostre scuole».
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