Serbia, vince a sorpresa il conservatore Nikolic

Al secondo turno di ballottaggio delle elezioni serbe, il conservatore Tomislav Nikolic ha battuto Boris Tadic, il favorito dai sondaggi, diventando il nuovo presidente della Serbia. Con il 75,92% delle schede scrutinate al ballottaggio,Nikolic ha ottenuto il 49,76% dei voti, rispetto al 47,15% di Tadic, per un’affluenza alle urne del 46,8%.

Tomislav Nikolic, 60 anni, è leader del Partito del progresso serbo (Sns). Nel 2008 ha tagliato con il suo ex Partito radicale serbo (Srs), voce dell’estrema destra nazionalista, guidata da Vojislav Seselj, attualmente sotto processo all’Aia per crimini di guerra. Nikolic, che a suo tempo è stato anche vicepremier durante la dittatura di Milosevic, ha fondato il nuovo partito, l’Sns, su posizioni più moderate, ancora legato alla tradizione nazionalista, ma non più contrario all’integrazione in Europa.

“Esiste la giustizia divina” ha esordito Nikolic, “stasera ho vinto grazie a tutti i cittadini della Serbia. La Serbia continuerà lungo la strada dell’integrazione europea”, ha detto parlando ai suoi sostenitori durante una festa organizzata a Belgrado per la sua vittoria.

Nikolic promette di risollevare l’economia del Paese, dove il salario medio mensile è di 350 euro e la disoccupazione è al 24%. Anche se restano i problemi legati alla coabitazione fra presidenza e governo. Il Partito socialista (Sps) di Ivica Dacid, alle elezioni ha raddoppiato i voti diventando la terza forza politica del Paese e ha espresso la sua disponibilità ad allearsi con il Partito Democratico (Ds) di Borsi Tadic. Sarà il nuovo presidente tuttavia a conferire l’incarico per la formazione del nuovo governo, bisognerà vedere se l’esponente conservatore che l’otterrà, sarà in grado di formare una solida coalizione per governare.

F.C.