Non era un terrorista. Il kamikaze con una bomba nelle mutande che si preparava a far saltare un aereo di linea diretto negli Stati Uniti era uno 007 al servizio della CIA. Lo hanno rivelato ieri sera fonti americane e straniere; l’agente, di cui non si conosce la nazionalità si sarebbe infiltrato nel ramo più pericoloso di al Quaeda, quello della Penisola arabica, e avrebbe ottenuto la fiducia per farsi affidare un ordigno esplosivo senza parti in metallo, che poteva passare attraverso i metal detector dell’aereoporto.
Una volta entrato in possesso dell’ordigno, l’agente è riuscito a dileguarsie a lasciare lo Yemen e consegnare l’ordigno all’Fbi, oltre ad una grande quantità di informazoni. Lo 007 sarebbe un veterano sullo scenario mediorientale e avrebbe dovuto vendicare con l’esplosione l’uccisione di Osama Bin Laden. Secondo il Ny York Times l’uomo è ora al sicuro in Arabia Saudita. Il piano bombarolo è stato tenuto al segreto per settimane della Cia, e dal altre agenzie perché temevano delle ritorsioni contro l’agente e la sua famiglia.
L’ordigno ora si trova a Quantico, in Viriginia, sede della Cia, dove è tenuto sotto osservazione. Le autorità credono che l’esplosivo sia solo l’ultimo dei tentativi del più dotato dei genieri del gruppo terroristico, Ibrahim Hassan al-Asiri, l’ideatore degli esplosivi del fallito attentato di Detroit nel dicembre 2009. La bomba è stata pensata per inserirsi nella biancheria intima e a differenza dell’ordigno del 2009 questa avrebbe avuto due inneschi.
F.C.
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