Sono un miliardo le persone nel mondo che vengono colpite dalle malattie tropicali dimenticate. Circa una persona su 7, in particolare nei paesi poveri, contrae malattie che possono essere curate ma per mancanza di mezzi uccidono. In tutto sono 17 e ogni anno mietono 534mila vittime. In particolare la malattia del sonno, la leishmaniosi viscerale e il chagas, infezioni veicolate da insetti e che ogni anno colpiscono centinaia di migliaia di persone in 4 continenti.
Lo ha fatto presente il rapporto di Medici senza frontiere “Combattere l’oblio”. Nel rapporto si legge che la leishmaniosi virale (o kala azar) causa oltre 50mila morti. Nel 2010 sono stati riportati 7.139 casi ma si tratta di dati parziali, perché molti non vengono né diagnosticati né curati. Il chagas invece colpisce 8-10 milioni di persone nel mondo e ne uccide 12.500 l’anno.
Queste malattie si concentrano nelle aree geografiche limitate e in specifici gruppi di persone e sono mortali se non curate. “Per rompere il circolo vizioso che relega all’oblio le malattie tropicali dimenticate – spiega il rapporto di Msf – è necessario ampliare i programmi esistenti di diagnosi e trattamento dei pazienti e dare maggior sostegno alla ricerca medica per sviluppare test diagnostici e trattamenti più semplici ed efficaci”.
Msf fa sapere che queste malattie non sono una maledizione ma sono curabili, “si potrebbero salvare milioni di vite, ma c’è bisogno della volontà politica di finanziare i progetti e sviluppare strumenti che ci permettano di affrontare queste malattie in un modo più efficace”.
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