La Notte Bianca prevista per giovedì prossimo a Tel Aviv, da momento di gioia e socializzazione, potrebbe trasformarsi in momento di tensione e scontri. Durante una manifestazione dello scorso fine settimana, gli Indignati hanno denunciato d’aver subito violenze da parte della Polizia e per contestare contro il comportamento degli agenti, i quali hanno arrestato 14 persone, un gruppo di scrittori, capeggiati da Edgar Keret, ha annunciato su facebook l’intenzione di boicottare l’iniziativa.
L’idea lanciata sul social network è piaciuta a molti. Artisti, galleristi, musicisti coinvolti nella Notte Bianca hanno infatti annunciato che si asterranno dal parteciparvi. Tra gli Indignati si sta concretizzando inoltre l’idea di una manifestazione parallela, una sorta di Notte Nera nel quartiere degradato di Shapira, periferia sud di Tel Aviv.
Anche la giunta municipale ha risentito del momento critico: il partito di sinitra Meretz ha infatti annunciato di volersi dimettere dalla coalizione laburista al governo della città. Alcuni attivisti del movimento di protesta sociale “J14’, protagonisti della manifestazione durante la quale è stata arrestata la loro leader Dafni Lif, hanno addirittura interrotto i lavori del consiglio comunale.
La giunta della Città Bianca (come viene definita Tel Aviv per i suoi numerosi edifici Bauhaus), pur dicendosi rattristata per gli avvenimenti, non ha alcuna intenzione di consentire il ripristino delle tende degli attivisti su Viale Rothschild, uno dei principali della città.
Il capo della Polizia si mostra ancora più determinato. Durante una conferenza a Gerusalemme ha definito le proteste dei giorni scorsi non “una protesta popolare , bensì una programmata violazione” delle leggi. Ha poi aggiunto che “Libertà di protesta non vuol dire scivolare nel caos”.
Dalla Casa del Popolo, il quartier generale degli attivisti, una palazzina che si trova proprio sul Viale Rothschild, ‘J14’ ha annunciato una manifestazione popolare davanti al centrale Museo dell’Arte di Tel Aviv, per sabato prossimo. L’iniziativa potrebbe riscuotere molto successo visto che un’indagine condotta dal giornale Haaretz ha dimostrato come il 69% degli israeliani intervistati si dica favorevole alle proteste anche se, per quanto riguarda la responsabilità delle violenze si divida tra Polizia (27%) e manifestanti (21%).
Paola Totaro
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