La legge di riforma sanitaria, nella parte in cui prevede l’obbligo per chi lavora di avere l’assicurazione, è costituzionale. La Corte Suprema degli Stati Uniti ha dato ragione ad Obama, “regalandogli” una vittoria strategica in vista delle elezioni di novembre.
La riforma sanitaria è stata promossa con 5 voti a favore e 4 contrari. Contro Obama si sono schierati i giudici Antonin Scalia, Anthony Kennedy, Clarence Thomas e Samuel Alito. Tra i favorevoli invece, a sorpresa, il conservatore John Roberts.
La riforma entrerà in vigore nel 2014 e riguarderà 30 milioni di americani. La decisione della Corte è arrivata dopo un ricorso da parte della corte di Atlanta che aveva dato ragione a 26 Stati che avevano tentato di bloccarla, sostenendo che essa violava i diritti personali perché obbligava a prendere una decisione che invece andrebbe presa liberamente. I giudici non avevano giudicato interamente incostituzionale la legge.
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