Le agenzie umanitarie che lavorano nel campo profughi di Dadaab, in Kenya, potrebbero sospendere le loro attività per mancanza di fondi. In una dichiarazione congiuntala Care,la CatholicReliefServices,la DanishRefugeeCouncil, l’International Rescue Committee,la FederazioneLuteranaMondiale, l’Oxfam, Save the Children e Terre des Hommes hanno sottolineato l’urgenza di un impegno da parte dalla comunità internazionale per evitare il ripetersi della catastrofe umanitaria come lo scorso anno.
“Ci sono più di 465 mila rifugiati che vivono in condizioni di insicurezza. Il campo di Dadaab esiste da oltre 20 anni, ma nel 2012 i bisogni dei rifugiati sono aumentati più che mai”, si legge nel comunicato intitolato “I costi umani delle carenze di finanziamento per i campi profughi di Dadaab”. Se non arriveranno immediatamente altri fondi, secondo quanto hanno annunciato le agenzie, la situazione nel campo di Dadaab sarà catastrofica per “la salute, la nutrizione, l’istruzione, e l’alloggio di migliaia di rifugiati somali”.
Nel campo sono frequenti i rapimenti degli attivisti da parte dei ribelli. Recentemente sono stati liberati i 4 cooperanti del Norwegian Refugee Council (Nrc)
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