Dopo due giorni di manifestazioni e scontri con la polizia a Shifang nello Sichuan, gli ambientalisti hanno vinto la loro battaglia contro il governo che ha rinunciato alla costruzione di un impianto per la produzione di rame molibdeno.
Li Chengjing, capo del partito comunista locale, ha dichiarato «E’ stato deciso di fermare la costruzione, questo impianto a Shifang non si farà». Chengijing ha inoltre aggiunto che l’impianto avrebbe portato molti posti di lavoro, ma che, osservando le reazioni dell’opposizione popolare, il governo non è riuscito a spiegare i benefici che l’iniziativa avrebbe portato.
Gli abitanti temevano che la fabbrica avrebbe aumentato le emissioni di sostanze cancerogene, già molto elevate per la presenza di altre industrie nella zona. L’inquinamento è una grave piaga in Cina e le preoccupazioni della gente molto spesso si trasformano in proteste come quella avvenuta nello Sichuan e che ha causato decine di feriti.
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