Al fine di ottenerne il totale controllo, il Giappone ha deciso di acquistare parte delle Senkaku, isole nel mar cinese orientale, amministrate da Tokyo ma rivendicate da Cina e Taiwan. L’intenzione era stata anticipata dall’Asahi Simbun, un quotidiano giapponese ed è stata poi confermata dal premier nipponico Yohihiko Noda: “Stiamo lavorando per assicurare una loro gestione tranquilla e stabile e non c’è dubbio che siano parte integrante del nostro territorio”.
Ishihara, politico nazionalista giapponese di 79 anni ha avviato una raccolta fondi, già giunta a 1,3 miliardi di yes, 13 milioni di euro, per completare l’acquisizione delle isole, avendo rilevato che “Tokyo non faceva abbastanza per proteggere quella parte del suo territorio”. Il governo nipponico ha già avviato le trattative con i proprietari e l’amministrazione metropolitana di Tokyo per rilevare l’isola di Uotsuri, la più grande, e quelle vicine di Kitakojima e Minamikojima. Le isole principali, disabitate, in tutto sono 5, ma solo una è già di proprietà del Giappone e si tratta di Taisho. Le altre sono in affitto.
In passato sotto il controllo statunitense, le isole, sono poi passate al Giappone. Quasi contemporaneamente a questo passaggio, nel 1972 la Cina decide di rivendicarne la sovranità, dopo che l’Onu aveva rilevato la presenza di ricchi giacimenti di gas e petrolio nei fondali circostanti le isole. Secono Asahi Shimbun il governo è intenzionato a chiudere la transazione con la famiglia nipponica Kurihara entro la fine dell’anno.
La Cina è fermamente determinata a non consentire l’acquisizione delle isole da parte del Giappone: “Ogni passo unilaterale sotto qualsiasi forma da parte del Giappone è illegale e non valido”, ha dichiarato infatti il ministero degli Esteri in una nota, assicurando inoltre, che sulle Diaoyu (il nome cinese delle isole) “sara’ protetta la nostra sovranita’ in modo categorico”.
L’8 settembre 2010 si era verificato un duro scontro diplomatico tra Pechino e Tokyo, quando, a seguito di una collisione vicino a Senkaki, tra un’imbarcazione cinese e due motovedette nipponiche, il Giappone sequestrò il peschereccio cinese ed arrestò il suo comandante. Mercoledì scorso altro incidente tra la guardia costiera giapponese e quella taiwanese che stava scortando una piccola flotta di attivisti i quali rivendicavano la sovranità sulle isole di Taipei.
Paola Totaro
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