Da un documento d’archivio della Gestapo di Dusseldorf arriva la sconcertante scoperta: Adolf Hitler accordò la sua provvisoria protezione ad un giudice ebreo che aveva servito nella sua stessa unità durante la Prima Guerra Mondiale. Il documento, scoperto da Susanne Mauss, storica e giornalista del mensile “Jewish Voice from Germany”, porta la firma del capo delle Ss Heinrich Himmler in data 19 agosto 1940.
La Mauss si è imbattuta nel singolare documento mentre preparava una ricerca sugli “avvocati senza diritti”, gli avvocati di origine ebraica nella zona di Dusseldorf. Nel testo si legge che Ernst Hess, giudice del Tribunale d’istanza di Dusseldorf, fu costretto alle dimissioni nel 1936 dopo l’approvazione delle leggi di Norimberga (1935), poiché era ebreo ed aveva quattro nonni ebrei. Hess chiese ad Hitler di avere un occhio di riguardo per il suo caso e il fuhrer decise di inviare un monito alle autorità competenti invitandole a lasciare il giudice tranquillo. ”Quel foglio si riferisce ad un auspicio (wunsch, in tedesco) del fuhrer, e questo è davvero sorprendente” queste le dichiarazioni della storica dopo l’analisi del testo in questione. Grazie a questa lettera il giudice poté provvisoriamente godere di una certa protezione.
Si trasferì in Alto Adige, ma poi fu costretto a tornare in Germania nel 1941 dove scoprì che l’ordine di protezione del fuher era stato revocato. Fu allora deportato nel campo di lavoro di Milbertshofen vicino a Monaco. Susanne Mauss è riuscita a rintracciare la figlia del giudice, Ursula,86 anni, dalla quale ha saputo che Hess è sopravvissuto al campo di sterminio ed è morto il 14 settembre 1983 a Francoforte. La sorella Berta invece morì nel campo di concentramento di Auschwitz.
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