Ieri 18 luglio la Camera alta del Parlamento russo ha approvato quasi all’unanimità tre leggi che hanno scatenato le proteste dell’opposizione e degli attivisti per i diritti umani. Le nuove leggi, approvate la settimana scorso dalla camera bassa, la Duma, prevedono la registrazione come “agenti stranieri” delle Ong che ricevono fondi dall’estero per oltre il 50%.
Per quanto riguarda internet, è stato dato il via libero a una legge concepita contro la pedopornografia, ma che per molti rappresenta un vero e proprio bavaglio, infatti verrà creata un’agenzia governativa incaricata di compilare una black listi di siti proibiti.
Inoltre nel pacchetto è stato approvato un inasprimento delle multe per i reati di oltraggio e calunnia (che salgono fino a 125mila euro).
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