La “mancanza morale” è il nuovo termine inserito da Yad Vashem nel testo murale che il Mausoleo della Memoria userà per descrivere l’operato di papa Pio XII durante le persecuzioni avvenute nel corso della Seconda Guerra Mondiale. Un testo, rivela il quotidiano Haaretz, che “ammorbidisce” il contenuto del precedente – contestato dalla Chiesa di Roma – nel quale si sottolineava che il Pontefice non avesse protestato verbalmente o per iscritto per l’uccisione degli ebrei da parte dei nazisti.
Se il vecchio testo era intitolato “Pio XII e l’Olocausto”, quello attuale, sempre secondo il giornale, cambierebbe in “Il Vaticano e l’Olocausto”. I contenuti della nuova iscrizione, pur mantenendo la condanna per il mancato intervento della Chiesa nei confronti degli ebrei, disegnano un ritratto più complesso della condotta del Pontefice e avanzano “velate critiche” al Vaticano per non aver ancora aperto agli storici gli archivi sulle azioni della Santa Sede durante la Guerra Mondiale. Dan Michman, direttore della Scuola Internazionale di studi sull’Olocausto di Yad Vashem – citato dal quotidiano – ha detto che il testo è stato cambiato in risposta alle ulteriori ricerche dopo che il Vaticano ha consentito agli studiosi di esaminare documenti fino al 1939 e alle domande poste dai visitatori del Sacrario.
L.G.
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