Ieri, 19 luglio, un traghetto è affondato nei pressi dell’isola di Chumbe, a ovest dell’arcipelago di Zanzibar. Il bilancio, fornito dalle autorità locali, è di 51 vittime, tra cui numerosi bambini, e quasi 100 dispersi. In queste ore i parenti delle vittime si stanno recando presso il parco di Maisara, a Zanzibar, per l’identificazione dei corpi. Comunque proseguono le operazioni di soccorso, nonostante le condizioni meteorologiche siano avverse e le speranze di trovare ancora qualcuno vivo siano ridotte.
“E’ umanamente impossibile trovare qualcuno ancora vivo a questo punto”, ha dichiarato ai media locali il commissario della polizia tanzaniana Mussa Ali Mussa.
Secondo le autorità marittime al momento dell’incidente erano 290 i passeggeri del traghetto, anche se fonti non ufficiali parlano di 440 passeggeri totali. Numeri questi superiori alla capacità massima dell’imbarcazione che collega la città marittima di Dar es Salam a Zanzibar. Jakaya Kikwete, presidente della Tanzania, ha ordinato l’avvio di indagini accurate per individuare le responsabilità dell’incidente ed ha proclamato 3 giorni di lutto nazionale.
S.O
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