Si è spento a 86 anni il celebre scrittore e sceneggiatore Gore Vidal, che scandalizzò l’America puritana del dopoguerra con La statua di sale, in cui parlò apertamente di omosessualità. Lo scrittore, ha raccontato il nipote, è morto nelal casa di Los Angeles a causa di una polmonite.
Da ricordare nella sua carriera, oltre alla ricchissima bibliografia, anche la firma in celebri sceneggiature come Ben Hur, Improvvisamente l’estate scorsa e Dimenticare Palermo diretto da Francesco Rosi. Era inoltre apparso in Roma di Fellini, corollario del suo amore per l’Italia (ha vissuto per molto tempo a Ravello e a Roma).
Verrà ricordato anche per l’attivismo politico: nel 1960 si candidò al congresso per il partito democratico nello Stato di New York e nel 1982 partecipò alle primarie del partito democratico, arrivando secondo tra nove candidati. Gli ultimi anni della sua vita si sono contraddistinti per l’aspra critica verso la politica espansionistica americana e per l’utilizzo dell 11 settembre come giustificazione per le guerre in Afghanistan e Iraq. Ma le sue invettive non avevano risparmiato nemmeno Obama, giudicato incompetente.
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