Facebook ha deciso di procedere con la rimozione del gruppo di Hezbollah (nonché delle principali pagine relative) e della pagina della tv libanese al-Manar: inciterebbero all’odio, alla violenza e al terrorismo. Di recente Google ed Apple, similmente, hanno disabilitato le applicazioni affiliate in qualche modo con il ‘Partito di Dio’ e rimosso i video ufficiali della Tv. Le trasmissioni di quest’ultima erano state bandite, già dal 2004, negli Stati Uniti, in Spagna, in Francia, in Germania e persino in alcune zone del Libano stesso.
“Secondo la nostra Dichiarazione di diritti e responsabilità”, ha dichiarato Frederic Wolens, portavoce di Facebook sulla vicenda, “non possiamo permettere che ci siano contenuti che ‘incitano alla violenza’ e, per mantenere sicuro il nostro sito, usiamo la lista del Dipartimento di Stato Usa sulle Organizzazioni Terroristiche Straniere, in modo da poter determinare quali gruppi siano coinvolti nel promuovere la violenza. E dato che Hezbollah compare nella lista, sono stati rimossi dal sito stesso”.
Diversamente, Twitter ha deciso di non bannare Hezbollah. Steven Stalinsky, direttore esecutivo del Memri (Middle East Media Research Institute), sostiene che così facendo Twitter violi lo statuto anti-terrorismo degli Usa.
V.E.
Profilo dell'autore
- Dal 2011 raccontiamo il mondo dal punto di vista degli ultimi.
Dello stesso autore
- Americhe20 Dicembre 2024Usare l’AI per ridare un’identità a 10 milioni di schiavi afroamericani
- Centro e Sud America20 Dicembre 2024Capoeira, la ‘danza’ che preparava gli schiavi alla libertà
- Nord America19 Dicembre 2024La vita straordinaria di Elizabeth Miller, da Vogue a reporter di guerra
- Europa19 Dicembre 2024La doppia vita di Solomon Perel, nella Hitlerjugend per sopravvivere all’Olocausto