Un bambino di 12 anni, addestrato dai talebani per compiere un attacco suicida contro le truppe straniere, si è rifiutato di compiere l’atto, è scappato dai talebani e si è consegnato alle autorità. Al generale Abdul Nabeel, capo della sicurezza provinciale, il ragazzino ha raccontato: “I talebani mi hanno detto di compiere un attacco suicida contro le truppe straniere. Ma io non mi sono messo il giubbetto esplosivo e mi sono presentato al comando dei servizi di sicurezza provinciali”. Niyaz Mohammad, questo il suo nome, è stato preso dai talebani tre mesi fa per vendicare la perdita della famiglia in un bombardamento della Nato.
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