Due terremoti, a breve distanza l’uno dall’altro, causati da uno sciame sismico di 16 scosse: i potenti sismi, di magnitudo 5.7, hanno colpito una vasta area, a sud ovest della Cina. Il bilancio è di 43 vittime accertate, più di 150 feriti e oltre 20mila case crollate.
I dati sono stati riportati dall’agenzia Nuova Cina in riferimento ai danni provocati, dalla potente frattura terrestre, nella regione compresa tra le province dello Yiman e del Guizhou. L’amministrazione cinese per i terremoti ha annunciato che la prima scossa è avvenuta a metà mattinata, alle 11.19(ora locale).
Nei minuti successivi, sono seguite le sedici scosse che hanno, poi, portato al secondo terremoto: alle 12.16, un’ora dopo la prima grande scossa, la terra cinese ha tremato ancora una volta, con una forza di magnitudo 5.6. L’epicentro è stato individuato nella provincia di Yunna, a circa 15 chilometri dalla città di Yiliang. Secondo alcune fonti governative, a causa dell’elevato numero dei dispersi, il bilancio delle vittime sarebbe destinato a salire.
E.G.
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